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LA PASSEGGIATA DEL LISIPPO – L’ATLETA DI FANO

LA PASSEGGIATA DEL LISIPPO – L’ATLETA DI FANO

Se soggiorni brevemente a Fano per lavoro o per vacanza, ti suggerisco una passeggiata salutare, ben conosciuta e frequentata da chi abita stabilmente nella Città della Fortuna. Per scrivere dati precisi in questo articolo, approfittando di una magnifica giornata fredda e soleggiata, ho fatto ancora una volta la “Passeggiata del Lisippo” munito di smartphone con relativa App per la specifica attività sportiva del running. Parto da casa mia (Villa Liberty B&B) alle h 11:00, 5° C di temperatura e bava di vento da N. L’abbigliamento è essenziale ma tiene conto della temperatura rigida; le scarpe sono da marcia e molto comode: sulla qualità di questo attrezzo non si può transigere! Da molti mesi ormai faccio quotidianamente 5 km di marcia su pista di asfalto, ma oggi ho voluto variare percorso, anche se la lunghezza totale resta all’ incirca quella di sempre. L’andata (come il ritorno..) è di 2635 metri che percorro in 22’. I primi 1000 m (38% del totale d’andata) mi portano da Viale Mariotti (Villa Liberty B&B) al “Lungomare Giovanni Paolo II” (all’ altezza del “Ristorantino La Barchetta” e dei “Bagni Sergio”): sono la parte meno affascinante della camminata perché si tratta di percorso cittadino. Da qui però tutto diventa più bello e la passeggiata si fa davvero piacevole.
Cammino per 650 m in direzione N sul “Lungomare Giovanni Paolo II” che è riservato ai soli pedoni e a qualche cane al guinzaglio. Se guardo a destra vedo il susseguirsi degli stabilimenti balneari, se guardo a sinistra le strutture ricettive, gli impianti per lo sport ed il verde pubblico. Giunto all’ altezza della pista di pattinaggio (lato sinistro) lascio il Lungomare Giovanni Paolo II e svolto a destra dove (come da cartello)
inizia la vera e propria “Passeggiata del Lisippo”. Questo (1 km esatto) è la parte più entusiasmante della camminata: si incontrano solo rari runners qualche solitario salutista; il resto è scogliera, mare, porto, pescherecci, barche a vela e yacht di piccole, medie e grandi dimensioni.
Camminando qualche metro sopra il livello del mare, si ha la piacevolissima sensazione, procedendo, di prendere il largo, quasi d’essere in alto mare su una grandissima nave.. Ma non è così e se, dopo 2 km dalla partenza, si vuole riprendere fiato e magari idratarsi un po’, ci sono belle e grandi panche proprio a bordo cammino.
Ma io non mi fermo perché qui è un crescendo di emozione e di bellezza: gli ultimi 500 metri sono un rettifilo molto largo e panoramico: sulla sinistra ancora barche all’ attracco, sulla destra lo sciabordio delle onde sugli scogli ed in fondo, alle spalle di una statuetta posta all’ arrivo,
le palafitte con i trabucchi sul molo dirimpetto e, ancora più lontano e in alto, le colline di San Biagio ed il Monte Giove con l’omonimo splendido Eremo camaldolese.
Arrivo. La statuetta ora la vedo avanti a me, e non è nemmeno così piccola: è in bronzo ed è proprio il “Lisippo”: il giovane atleta greco che mi accoglie nudo (1). Io ho la “fregola della performance” ed inizio veloce la camminata del ritorno. Non mi soffermo qui, come invece dovrei, in ammirazione (posso ritornarci anche tutti i prossimi giorni). Non compio quello che è ormai un consolidato rito scaramantico: accarezzare le pudenda dell’atleta di Lisippo,
perché fare ciò, sembra certo, è foriero, prima o poi, di grandi fortune nella vita!!! Infine, sciorino di seguito qualche dato tecnico riguardante la camminata sopra descritta. Voglio infine precisare che la mia andatura è una marcia abbastanza sostenuta perché è così che mi piace fare; è appena il caso di osservare che ciascuno è libero di intendere questa camminata secondo le proprie energie ed il proprio piacere.
  • Totale distanza percorsa 5270 m (2635×2)
  • Totale tempo impiegato 41’ (21’+20’)
  • Totale Calorie 219
  • Passi 5408 (?) qui ho dubbi, poichè ho un passo medio di 80 cm e non di 97…
  • Velocità media 7,9 km/ora
  • Ritmo medio 7’30’’/km

(1) STATUA DEL LISIPPO. La scultura bronzea di un giovane nudo con il braccio destro alzato e la mano all’altezza della fronte nell’atto di incoronarsi, ha fatto interpretare l’opera come la rappresentazione di un giovane atleta. Lo stile rappresentativo, la tecnica utilizzata ed i materiali portano ad attribuire l’opera allo scultore greco Lisippo (IV-III secolo A.C.). La statua ripescata casualmente nel 1964 da pescatori fanesi si trova ora negli Stati Uniti (esposta al Getty Museum di Malibù). La copia qui rappresentata è stata donata dal Lions Club di Fano.

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