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La Moretta di Fano

La Moretta di Fano

LE ORIGINI DELLA MORETTA

Questa deliziosa bevanda ha origini davvero controverse che rendono ancora più intrigante la Moretta di Fano (la “Muréta” dei fanesi). A contendersi la paternità della Moretta di Fano sono“cento padri”. C’è chi documenta sia nata nel centro storico di Fano: un tempo sull’etichetta della bottiglia di rum c’era l’immagine di una ragazza di colore; i lavoratori fanesi che cominciavano di buon’ora la loro opera si scaldavano chiedendo all’oste di “correggere” il caffè con il liquore della bottiglia che prese qui il nome dal volto della ragazza “mora”: la “Moretta di Fano” per l’appunto! E c’è chi fa derivare la nascita della bevanda dall’usanza marinara di “riscaldare il corpo” prima e dopo le dure fatiche della pesca e le intemperie del mare. E’ certo comunque che la Moretta di Fano fa parte del concetto stesso di “fanesitudine” e che come tale porta con sé l’identità della tradizione cittadina.

Quando si entra in uno dei numerosi ed eleganti bar di Fano è inevitabile incontrare la popolare bevanda: la Moretta di Fano.
Spesso è la sua inebriante fragranza a precederla all’ ingresso di un caffè; chi non la conosce s’incuriosisce e non manca di provarla.
Così ci si vedrà servire dentro un bicchierino di vetro liscio, quello da osteria, una bevanda fumante a tre strati distinti: il giallo oro dei liquori, il nero caffè e una densa schiuma marroncina, il tutto “accentato” da una sottile scorza di limone.


L’aroma suadente invita all’ assaggio che si rivela…un vero trionfo di sapore!
Intensità, fragranza, profondità ottenuti con l’incontro di rum, anice e cognac con zucchero, caffè espresso e limone: ecco la Moretta di Fano.
Berla diventa un rito, come consumare una pozione magica o mistura d’alta alchimia portatrice della consapevolezza di un’identità cittadina avvolta nel velo misterioso delle proprie origini.

La Moretta di Fano è un rituale che comincia nel mescolare nella giusta proporzione i componenti del prodotto di base: rum, anice e brandy. Le scuole di pensiero fanese e della tradizione vogliono che ogni bar o famiglia di fano serbi per sé il proprio segreto per miscelare i tre componenti nella maniera migliore secondo i propri gusti.

Ingredienti e Consigli per la Preparazione della Moretta di Fano

Qui si fa riferimento alla Moretta di Fano preparata con una macchina da caffè (tipo) bar. Il mix di liquori deve essere scaldato con zucchero e una scorzetta di limone fino  a che lo zucchero non sia completamente fuso. Questo composto non verrà alterato dall’acqua accumulata nella “cannetta” della macchina del caffè espresso durante l’ebollizione solo se si usa l’accortezza di rendere libera la cannula con un getto di vapore a vuoto. Questo mix ben caldo rappresenta la base ed il primo strato della Moretta di Fano, è il “letto” giallo oro su cui andrà ad adagiarsi il caffè espresso che è il secondo strato. E’ la differenza di densità fra il mix di liquori ed il caffè che rende possibile la formazione dei due strati distinti. La schiumetta del caffè espresso rappresenta infine il terzo strato della Moretta di Fano.

Come detto, prima di scaldare la miscela dei liquori di base, è operazione fondamentale quella di liberare dal vapore acqueo la cannula del riscaldatore a vapore della macchina da caffè.

Il bicchiere utilizzato per la Moretta di Fano è il tradizionale bicchiere a vetro liscio da osteria (un po’ più piccolo ma simile al “fagianin” delle vecchie osterie fanesi), nel quale il caffè deve essere versato inclinandolo rispetto l’asse di caduta del caffè; in questo modo il caffè non colerà direttamente sul giallo letto liquoroso in quanto la sua discesa verrà attutita dal vetro.

La consistenza della Moretta di Fano è perfetta se i tre strati sopra descritti rimangono ben distinti; essi si dovranno mescolare solo quando verranno agitati dal cucchiaino.

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