IL MIELE

IL MIELE
Il miele è usato nelle Marche sin da tempi remoti per dolcificare cibi e bevande. E’ composto d’acqua, zuccheri semplici e complessi, enzimi, vitamine, sali minerali e sostanze biologicamente attive.
L’antica usanza dei bugni rustici a ridosso delle abitazioni rurali, si è affinata col tempo, prima con la creazione dell’arnia marchigiana (ormai obsoleta e diffusa anche in altre regioni), poi con i moderni strumenti d’allevamento.
Le colline marchigiane, coltivate tra l’altro con leguminose foraggere, sulla, erba medica e lupinella, forniscono alle api grandi quantità di nettare.
La qualità del miele marchigiano è legata non poco ad un’erba infestante, stachis o erba della Madonna. Il miele è dolce, poco aromatico e di colore chiaro. Tra i tanti tipi prodotti nella regione, sono particolarmente pregiati i Millefiori, da scoprire ogni volta per la loro personalità sorprendente e variegata.
Più di altri, infatti, sono legati alla multiforme composizione botanica e all’andamento climatico stagionale, cambiando aroma e gusto ogni stagione, così come cambia la varietà della flora e, di conseguenza, la proporzione dei nettari raccolti e miscelati dalle api. Un miele poliflora, quindi, è sempre diverso.
Tra i monoflora spiccano il miele di melata, ricavato per lo più da melate di quercia, ricchissimo di minerali e di potassio, e quelli di acacia, di girasole e castagno.
Un uso antico, oggi riscoperto per la sua bontà, abbina il miele marchigiano a molte ricette, ai dolci della tradizione e ai formaggi.
Alcuni dei comuni marchigiani fanno parte dell’Associazione Città del Miele: Belforte all’Isauro (PU), Matelica (MC), Ostra (AN), Pievebovigliana (MC), mentre a Montelupone (MC) si svolge ogni estate la Mostra Mercato del Miele e dei prodotti naturali e il premio qualità dedicato ai migliori mieli marchigiani.
www.cittadelmiele.it
(Liberamente tratto da www.turismo.marche.it)