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I VINI D.O.C. DELLE MARCHE

I VINI D.O.C. DELLE MARCHE

I VINI D.O.C. DELLE MARCHE

Colli Pesaresi D.O.C.

Il vino Colli Pesaresi rosso viene prodotto nell’area che comprende 31 comuni della provincia di Pesaro Urbino, situati nella parte più settentrionale della regione, con esclusione della fascia appenninica e del Montefeltro. Nei vino “Colli Pesaresi rosso” il vitigno dominante è il Sangiovese (minimo 70%); possono concorrere altri vitigni autorizzati fino al 30%. Esistono varie tipologie del vino “Colli pesaresi rosso”: Colli Pesaresi rosso e rosato, Focara rosso e Novello, Colli Pesaresi Sangiovese e Sangiovese Novello. La zona di produzione del vino “Colli pesaresi bianco” interessa i territori comunali di Mombaroccio, Petriano, Gabicce Mare, Gradara, Tavullia, nonché parte dei comuni di Pesaro, Montellabbate, Sant’Angelo in Lizzola, Colbordolo e Urbino. Quando è giovane, il Colli Pesaresi rosso si abbina a primi e secondi piatti a base di carni di animali di bassa corte. Il profumo delicato e il gradevole sapore secco rendono il Colli Pesaresi bianco un ottimo vino da aperitivo. Da servirsi preferibilmente fresco, offre gustosi abbinamenti con il pesce e con  primi piatti a base di salse bianche alla pescatora.

 

Bianchello del Metauro D.O.C.

Nel vigneto prevale il vitigno Bianchello (Biancame); possono concorrere i vitigni Malvasia toscana fino ad un massimo del 5%. Predilige molluschi, crostacei e pesci a tendenza dolce, crudi o in delicate cotture marinaresche; si accosta bene anche a piatti a base di carni bianche, a minestre e pastasciutte delicatamente condite. La zona di produzione del Bianchello del Metauro comprende il bacino del fiume Metauro e interessa complessivamente 18 comuni della provincia di Pesaro e Urbino.

 

Pergola D.O.C.

Tre sono le tipologie: Rosso, Novello, Passito. Si ottiene con uve del vitigno aleatico per non meno del 70%; possono concorrere altri vitigni a bacca nera fino ad un massimo del 30%. Si sposa bene con primi piatti al ragù, in particolare con i tacconi ( pasta di grano tenero e farina di fave). Per la sua aromaticità questo vino esalta il coniglio e le lumache in porchetta; il passito è ottimo con ciambellone, biscotteria e crostate di marmellata. Territorio: La zona di produzione comprende i comuni di Pergola, Fratterosa, Frontone, Serra Sant’ Abbondio, S. Lorenzo in Campo, in provincia di Pesaro-Urbino.

 

Esino D.O.C.

Per il vitigno Esino rosso devono essere presenti Sangiovese e Montepulciano da soli o congiuntamente per un minimo del 60%; altri vitigni di uva rossa pos sono concorrere per il 40%. Il vitigno Esino bianco si ottiene con uve del vitigno Verdicchio (minimo 50%); possono concorrere fino ad un massimo del 50% tutti gli altri vitigni autorizzati ad uva bianca. I rossi prevedono anche la tipologia Novello, i bianchi la tipologia frizzante. Può essere ritenuto un vino a tutto pasto nel senso che essendo sia bianco che rosso, oltre che frizzante e novello, la gamma degli abbinamenti è completa. La zona di produzione comprende l’intero territorio della provincia di Ancona e quello della provincia di Macerata previsto dal disciplinare di produzione del Verdicchio di Matelica e del Verdicchio dei Castelli di Jesi.

 

Verdicchio dei castelli di Jesi D.O.C.

Si ottiene da uve Verdicchio (minimo 85%); possono concorrere altri vitigni a bacca bianca autorizzati fino al 15%. Sette sono le tipologie: Verdicchio dei Castelli di Jesi, Verdicchio dei Castelli di Jesi Spumante, Verdicchio dei Castelli di Jesi Riserva, Verdicchio dei Castelli di Jesi Passito, Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico, Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore, Verdicchio dei Castelli di Jesi Riserva. Tutti i piatti della cucina mediterranea si sposano benissimo con questi vini, anche se l’abbinamento migliore è con il pesce, i crostacei e i molluschi. La zona di produzione comprende le colline al centro della provincia di Ancona e una minima parte del territorio di Macerata. Per i vini prodotti nella zona originaria, i Castelli di Jesi, è concesso  l’uso della menzione “Classico”.

 

Lacrima di Morro d’Alba D.O.C.

Due sono le tipologie: Passito e Superiore. E’ un vino ottenuto da uve del vitigno Lacrima; possono essere presenti vitigni a bacca rossa non aromatici, in misura non superiore al 15% del totale. La delicata e piacevole struttura del vino consente abbinamenti con primi piatti a salsa rossa e ragù, con antipasti di pesce azzurro  marinato e con secondi piatti di carni bianche. Il Lacrima, nel tipo amabile e frizzante, si rivela un ottimo vino da fine pasto. La zona di produzione comprende un ristretto territorio in provincia di Ancona, a nord del fiume Esino; interessa i comuni di Morro d’Alba, Monte San Vito, San Marcello, Belvedere Ostrense, Ostra e Senigallia.

 

Rosso Conero D.O.C.

Per il Rosso Conero viene utilizzato il Montepulciano che qui trova il suo habitat ideale, in misura non inferiore all’85%, con l’aggiunta, per un massimo del 15%, di vitigni non aromatici, a bacca rossa. A un anno dalla vendemmia, il Rosso Conero,tendenzialmente tannico, si abbina piacevolmente a cibi succulenti e aromatici. Più maturo e morbido si accosta bene a primi piatti di pasta ripiena e primi conditi con salse rosse; nella città dorica è consuetudine abbinare il Rosso Conero allo stoccafisso all’anconitana. La zona di produzione comprende l’area del promontorio del Conero, a sud est di Ancona, e, più precisamente, i comuni di Ancona, Offagna, Camerano, Sirolo, Numana e parte dei comuni di Castelfidardo e Osimo.

 

Colli Maceratesi DOC

Il Colli Maceratesi Bianco viene prodotto da uve bianche del vitigno Maceratino (minimo 70%), anche nelle tipologie Spumante e Passito. Possono concorrere: Trebbiano toscano, Verdicchio, Incrocio Bruni 54, Pecorino, Sauvignon, Grechetto e chardonnay fino ad un massimo del 30%. Altre varietà sono autorizzate per il 15%. La tipologia Colli Maceratesi Ribona, come spumante o passito, viene prodotta con almeno l’85% di Maceratino. Il Colli Maceratesi Rosso, anche nelle tipologie Novello e Riserva, viene prodotto con almeno il 50% di Sangiovese, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Ciliegiolo, Lacrima Merlot e Montepulciano fino al 50%. Il Colli Maceratesi Bianco e’ un vino da bere giovane e fresco; esalta il gusto di molluschi bivalvi crudi a tendenza dolce e di risi e minestre con salse bianche delicate. Il Colli Maceratesi Rosso si presta a svariati abbinamenti: dai salumi alla pizza col formaggio, dai vincisgrassi a piatti a base di carni bianche, come il coniglio in porchetta o il pollo in casseruola. La zona di produzione interessa l’intero territorio della provincia di Macerata e quello del comune di Loreto, in provincia di Ancona.

 

Verdicchio di Matelica D.O.C.

Il vino si ottiene con uve del vitigno Verdicchio. Possono concorrere altri vitigni autorizzati, a bacca bianca, fino ad un massimo del 15%. Tre sono le tipologie disponibili: Verdicchio di Matelica, Spumante, Riserva e Passito. I livelli più elevati di abbinamento si raggiungono con i primi e secondi piatti di pesce. Ottimo è anche l’accostamento ad antipasti crudi, ai salumi e alle carni bianche. La zona di produzione comprende parte del territorio dei comuni di Matelica, Esanatoglia, Gagliole, Castelraimondo, Camerino e Pioraco in provincia di Macerata e parte del territorio dei comuni di Cerreto d’Esi e Fabriano, in provincia di Ancona.

 

Serrapetrona D.O.C.

Il vino è ottenuto dalle uve del vitigno vernaccia nera (min. 85%); possono concorrere, fino ad un massimo del 15%, tutti gli altri vitigni non aromatici a bacca nera. L’importanza di questo vino è data dalla unicità della vernaccia nera riconosciuto come vitigno autoctono delle Marche. È un vino di grande struttura che si sposa bene con vari tipi di carni e selvaggina. Gradevole l’accostamento a primi piatti conditi con sughi rossi come le pappardelle al cinghiale e a formaggi pecorini stagionati. La zona di produzione del vino Serrapetrona comprende tutto il territorio del comune di Serrapetrona ed in parte quello dei comuni di Belforte del Chienti e di San Severino Marche.

 

I Terreni di San Severino D.O.C.

La zona di produzione del vino I Terreni di San Severino comprende l’intero territorio del comune di San Severino Marche, in provincia di Macerata. Sono quattro le tipologie disponibili: Rosso, Rosso Superiore, Passito e Moro. Il vino I Terreni di San Severino Rosso si ottiene dal vitigno Vernaccia nera (minimo 50%); possono concorrere alla produzione tutte le varietà a bacca nera, non aromatiche, fino ad un massimo del 50%. I Terreni di San Severino moro sono ottenuti dal vitigno Montepulciano (minimo 60%); possono concorrere tutte le varietà a bacca nera, non aromatiche fino ad un massimo del 40%. E’ un vino corposo che si sposa bene con tagliatelle al sugo di lepre e primi piatti conditi con salse rosse di carne. Ottimo l’abbinamento a carni bianche, rosse, cacciagione e formaggi di media stagionatura.

 

San Ginesio D.O.C.

Ne esistono due tipologie: San Ginesio Rosso e San Ginesio spumante secco e dolce. Il “San Ginesio” Rosso è ottenuto da uve provenienti dai seguenti vitigni: Sangiovese (minimo 50%), Vernaccia Nera, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Ciliegiolo per un minimo del 35%; possono concorrere altri vitigni a bacca nera non aromatici per un massimo del 15%. Il San Ginesio Spumante secco o dolce è ottenuto da uve provenienti da Vernaccia Nera (minimo 85%); possono concorrere fino ad un massimo del 15% tutti gli altri vitigni non aromatici, a bacca nera. E’ un vino di media struttura che si sposa bene con primi piatti , specie se bevuto giovane. Secondi piatti a base di carne vengono invece abbinati al vino maturo. La zona di produzione comprende tutto il territorio del comune di San Ginesio e parte dei Comuni di Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Ripe San Ginesio, Gualdo, Colmurano, Sant’Angelo in Pontano e Loro Piceno.

 

Terre di Offida DOC

Sei sono le tipologie disponibili: Rosso, Pecorino, Passerina, Passerina Passito, Passerina Vin santo, Passerina Spumante. L’Offida Pecorino e Passerina vengono prodotti in 22 comuni, l’Offida Rosso in 17; la tipologia Vin Santo è limitata ai territori di Offida e Ripatransone. Per l’Offida Rosso viene utilizzato il Montepulciano per almeno il 50% e il Cabernet Sauvignon in misura non inferiore al 30%. Per l’ Offida pecorino viene utilizzato il vitigno Pecorino per almeno l’85; possono concorrere i vitigni a bacca bianca non aromatici fino ad un massimo del 15%. L’Offida bianco Passerina può essere vinificato tradizionalmente ma anche nella tipologia Spumante, Passito e Vin Santo. Deriva da uve del vitigno omonimo per almeno l’85%; possono concorrere fino ad un massimo del 15% tutte le varietà a bacca bianca autorizzate dalla provincia di Ascoli Piceno. L’ Offida Rosso si presta ad abbinamenti con piatti della gastronomia regionale, dai vincisgrassi al piccione ripieno, dalla selvaggina alle carni rosse. L’ Offida Pecorino è un vino giovane da gustare con frutti di mare e crostacei. Specialità a base di pesce e minestre con verdure si sposano con l’Offida Passerina. Il Passito è ottimo con formaggi stagionati e pasticceria secca. La zona di produzione del vino Terre di Offida comprende 22 comuni della provincia di Ascoli Piceno, tra i fiumi Aso e Tronto.

 

Rosso Piceno D.O.C.

Ne esistono tre tipologie: Rosso Piceno, Rosso Piceno Sangiovese e Novello. Prevede anche il Rosso Piceno Superiore. I vini sono ottenuti da uve provenienti da vigneti aventi la seguente composizione varietale: Montepulciano (dal 35 al 70%) e Sangiovese (dal 30 al 50%). Possono concorrere fino ad un massimo del 15% tutti gli altri vitigni non aromatici a bacca rossa. Graditi risultano gli accostamenti a salumi e a secondi piatti di maiale, manzo e bassa corte in tegame con salsa rossa. Per le sue caratteristiche, soprattutto se giovane, si sposa bene con zuppe di pesce e pesci arrostiti sulla brace. La zona di produzione del Rosso Piceno doc è la più vasta delle Marche; copre infatti tre province: Ancona, Macerata e Ascoli Piceno.

 

Falerio dei colli Ascolani D.O.C.

E’ ottenuto da uve provenienti da vigneti aventi la seguente composizione varietale: trebbiano toscano (40-50%), Passerina (10-30%), Pecorino (10-30%); da sole o congiuntamente possono concorrere, fino ad un massimo del 20%, tutte le altre varietà a bacca bianca non aromatiche autorizzate in provincia di Ascoli Piceno. Suadente con la fragranza salsoiodica di molluschi e crostacei, il Falerio offre un delizioso accostamento con le olive verdi “Tenera Ascolana”, farcite e fritte. Si abbina a condimenti semplici di animali di bassa corte, a sformati di verdure e a formaggi teneri. Le uve devono essere prodotte nel territorio della provincia di Ascoli Piceno, con esclusione della fascia alto collinare, montana e del fondovalle.

(Liberamente tratto da www.turismo.marche.it)

 

 

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