Gaspare Spontini

Musicista e compositore Gaspare Spontini nacque a Maiolati (oggi denominata Maiolati Spontini) nel 1774 e morì a Maiolati nel 1851. Di umile famiglia (peraltro originaria di Albacina- Fabriano-), ebbe una prima educazione musicale a Jesi, che poi completò a Napoli. Qui, nel 1793, entrò al Conservatorio della Pietà dei Turchini ed ebbe come insegnanti Sala e Tritto. Nel 1796, su incarico del direttore del teatro della Pallacorda di Roma, compose il suo primo lavoro teatrale, Li puntigli delle donne, incentrato su una vicenda comica e rappresentato nello stesso anno a Roma con grande successo.
Negli anni successivi scrisse parecchi opere per i teatri di Napoli, Venezia e Firenze, finché giunse, nel 1803, a Parigi. Qui riuscì ad entrare nella corte del Conte di Rémusat, amico della futura imperatrice Giuseppina, appassionata di canto e nell’Académie Impériale de Musique (Grand Opéra de Paris), grazie all’appoggio dell’imperatore Napoleone Bonaparte.
Nella capitale francese conobbe lo stile severo ed altamente drammatico del tedesco Gluck. Questi aveva contribuito a trasformare radicalmente il melodramma settecentesco da semplice svago mondano a vicenda appassionata, vissuta e sentita intensamente dagli spettatori.
Questa trasformazione del melodramma in senso gluckista fu assimilata da Spontini, che pertanto contribuì a diffonderlo nel resto d’Europa, divenendo interprete del gusto musicale dell’età napoleonica.
La scelta meticolosa del soggetto più adatto, la cura per l’apparato scenografico, l’unità testo-musica, la “sinfonicità ”del discorso musicale sono gli elementi che segnano il progresso spontiniano rispetto alla tradizione. A Parigi, nel 1807, rappresentò la Vestale, e il trionfale successo si ripeté nel 1809 con il Fernando Cortez. Protetto e stimato da Napoleone, da cui ricevette onori e cariche, si ritrovò in gravi difficoltà economiche con la caduta dell’imperatore e con la Restaurazione. Dopo aver messo in scena, con scarso successo, l’Olimpie (1819), si trasferì a Berlino, alla corte di Federico Guglielmo III di Prussia. Qui si fregiò di vari titoli, fra i quali quello di direttore generale della musica (General Musik Direktor); compose Lalla Rookh (1821), successivamente rimaneggiata, Alcidor (1825) e Agnes Von Hohenstaufen (1829). Seguirono numerosi viaggi in Italia e all’estero, dopo i quali fece ritorno a Berlino. Ma, morto Federico Guglielmo III, trovò un clima a lui ostile, tanto che, coinvolto in oscure manovre, fu accusato di lesa maestà e condannato a nove mesi di prigione. Graziato da Federico Guglielmo IV, ottenne da lui una pensione vitalizia.
In questi anni si collocano l’incontro e la collaborazione con Richard Wagner, il quale nella sua autobiografia elogiò l’eccezionale dote musicale e morale del maestro marchigiano, definendolo “l’ultimo compositore che abbia votato il suo sforzo con austero entusiasmo e nobile valore ad un’idea artistica ”. Dopo un breve soggiorno ancora a Parigi, Gaspare Spontini si ritirò nella sua Maiolati, ove morì, stanco e logorato nello spirito e nel fisico, nel 1851.