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COT E MAGNAT – IL BRODETTO DI PESCE ALLA FANESE

COT E MAGNAT – IL BRODETTO DI PESCE ALLA FANESE

Da Giugno a Settembre, una volta per settimana, vorremmo sperimentare la fattibilità di una nostra iniziativa: facilitare i nostri Ospiti nella conoscenza di un particolare ma importante aspetto della cultura e tradizione enogastronomica di Fano, IL BRODETTO DI PESCE. Fano dispone di una cospicua flotta peschereccia, la seconda dell’intero mare Adriatico. In passato, i marinai a bordo si cibavano con parte del prodotto pescato mentre un’ulteriore piccola parte (invenduta) finiva, tornando in terra, nelle loro abitazioni. Era ovviamente pesce, sebbene freschissimo, “di risulta e alla rinfusa” sia per qualità/pregio che per pezzatura. Inoltre la quantità e la qualità di pesce che il marinaio portava nella propria casa erano variabili dal grande range: si andava dal nulla, al pesce prelibatissimo. Era compito delle loro donne poi  pulirlo e cucinarlo al meglio. E quando il pesce era un po’ scarso al cospetto delle tante bocche da sfamare, si cercava, pur con gli accorti dosaggi, di.. “slungà el brod” (allungare il brodo), aggiungendo numerose fette di pane nel pentolone o nelle scodelle. Così, in sintesi estrema, nasce il Brodetto di Pesce alla fanese. Nei tempi attuali, Gourmet, Chef e Giornalisti di settore dibattono forbitamente in tema di Brodetto di Pesce alla fanese e ciascuno ha le proprie verità sul punto. Allora, ecco chi si cimenta nel formulare un elenco completo dei pesci che nel brodetto non possono assolutamente mancare, chi sostiene che per rendere il brodetto squisitissimo occorra adagiare sul fondo del piatto una o due fette di pane bruscato, chi sottolinea come il concentrato di pomodoro (conserva) sia l’elemento diversificante e caratterizzante del Brodetto di Pesce alla fanese. Tuttavia, se si tiene conto della genesi storica di questo piatto (appena delineata qui sopra), si è assaliti dal dubbio che si tratti di sofismi, di abbellimenti gastronomici sul tema; per i nostri vecchi “el Brudet” era tale qualunque fosse la numerosità delle specie presenti in padella (da una ad..n) ed il pane si metteva nel caso servisse “slungà el brod”. Tutto questo detto, è ovvio che, potendocelo permettere, abbonderemo con le varietà di pesce, useremo un po’ di conserva e poseremo sulla fondina una bella fetta di pane abbrustolito! Ma, storicamente, il Brodetto di Pesce è un piatto povero, un piatto fatto con l’invenduto (se mai ve fosse stato…) dei pescatori.

Con tutto ciò nella testa, vorremmo condividere con i nostri Ospiti estivi l’esperienza del Brodetto di Pesce alla fanese: dall’acquisto del pesce presto al mattino, alla sua pulitura, dalla preparazione, alla cottura fino alla degustazione in tavola insieme a noi. Non mancherà nell’occasione il vino “giusto” che per me è un Verdicchio di Matelica e, infine, il sorbetto al limone e, dulcis in fundo,..la “MORETTA” fanese, delizioso cocktail di caffè, anice, rhum, brandy, scorzetta di limone e zucchero. Della storia della MORETTA ve ne parlerò, se vorrete, pranzo facendo! Pigi.

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