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CERTIFICAZIONE DELLE ECCELLENZE

CERTIFICAZIONE DELLE ECCELLENZE

CERTIFICAZIONE DELLE ECCELLENZE

Nello sconfinato panorama dei prodotti agroalimentari, la Regione Marche ha cercato di valorizzare e tutelare le proprie eccellenze enogastronomiche, utilizzando tutti gli strumenti messi a disposizione dalla normativa comunitaria e nazionale.

Le forme di valorizzazione sulle quali le Marche hanno puntato maggiormente sono il marchio regionale “QM – Qualità Garantita dalle Marche, la Denominazione di Origine Protetta (DOP), l’indicazione Geografica Protetta (IGP) e i Prodotti Tradizionali.

La regione conta attualmente sei prodotti DOP: Prosciutto di Carpegna, Casciotta di Urbino, Oliva Ascolana del Piceno, Olio extravergine di Cartoceto, Formaggio di Fossa di Sogliano e Salamini italiani alla cacciatora. La DOP rappresenta di certo il riconoscimento più elevato che un prodotto agroalimentare può ottenere, in quanto sancisce la forte dipendenza delle proprie caratteristiche intrinseche con l’ambiente geografico, comprensivo dei fattori naturali ed umani.

Molto importante è anche la registrazione come IGP, già ottenuta dal Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale (di cui le Marche sono una delle regioni più rappresentative), dal Ciauscolo, dai Maccheroncini di Campofilone, oltre che dalla Mortadella di Bologna e dalla Lenticchia di Castelluccio di Norcia che, seppur marginali, ci vedono comunque coinvolti nella produzione a livello nazionale.

L’Agnello del Centro Italia ha ottenuto il riconoscimento IGP-PTN (denominazione di Origine Protetta – Protezione Transitoria Nazionale: sono quei prodotti di cui è in corso il completamento dell’iter europeo e che hanno ottenuto nelle more una protezione transitoria a livello nazionale). La Regione si sta adoperando per il riconoscimento anche della Patata rossa di Colfiorito. I prodotti IGP non si differenziano molto dai DOP, con i quali hanno in comune il forte legame con l’ambiente, ma rispetto a questi hanno minori vincoli di natura geografica, in quanto non tutte le fasi del ciclo produttivo devono avvenire necessariamente nell’area di riferimento.

L’Assessorato regionale all’Agricoltura è stato particolarmente attivo nel pretendere una regolamentazione nazionale delle produzioni tradizionali che si è concretizzata nell’emanazione del Decreto Legislativo n.173 del 1998.

Nello stesso tempo,la Regione ha iniziato un intenso lavoro di ricerca che ha portato, a tutt’oggi, a “riscoprire” 150 prodotti agro-alimentari tradizionali che rischiavano di scomparire o di perdere le loro caratteristiche per potersi adeguare alla normativa in materia di igiene e salubrità. In questo elenco rientrano prodotti di nota fama, come la Lonza di fico, dolce tipico, il Vino Cotto, il Tartufo Bianco (Tuber Magnatum Pico) e i Maccheroncini di Campofilone, solo per citarne alcuni, oltre a quelli la cui fama è confinata ad ambiti territoriali più ristretti, ma che comunque sono espressione di antiche tradizioni che, seppur circoscritte, esprimono intatte il loro valore socio-culturale.

L’elenco delle eccellenze regionali viene aggiornato annualmente, al fine di inserirvi tutti quelli che non è stato ancora possibile includere. Oltre ad avere la possibilità di accedere alle deroghe di carattere igienico/sanitario, questi prodotti sono tutelati in quanto i loro nomi non possono essere registrati da singole imprese essendo un patrimonio della collettività.

Il marchio “QM Qualità Garantita dalle Marche” è il marchio della Regione Marche che garantisce Qualità: garantita dal rispetto di un rigoroso disciplinare di produzione e da controlli indipendenti; Tracciabilità: garantita per ciascuna fase e per tutti i soggetti coinvolti nel processo di produzione; Informazione: esauriente, combinando i testi in etichetta con quelli disponibili su internet. Il marchio è applicato a varie categorie di alimenti: cereali, pane e sostitutivi del pane, cereali e pasta, carne bovina, carne suina, latte Alta Qualità, legumi, olio extra-vergine d’oliva, ortofrutta, pasta all’uovo, prodotti della Filiera Terre del Conero.

Nelle Marche sono inoltre riconosciuti 6 presìdi Slow Food: Pecorino dei Monti Sibillini, Salame di Fabriano, Mosciolo selvatico di Portonovo, che è un particolare tipo di cozza; Mele rosa dei Monti Sibillini, Cicerchia di Serra de’ Conti, Lonzino di fico, dolce tipico della provincia di Ancona composto da fichi essiccati.

 www.qm.marche.it

www.slowfood.it

(Liberamente tratto da www.turismo.marche.it)
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